IL SOUL IMPEGNATO DEGLI EPHEMERALS ARRIVA IN ITALIA
Scritto da Redazione Radio Flyweb il 19 Luglio 2017
Oltre 24milioni di visualizzazioni con la hit I feel so bad, con Kungs, quest’inverno. Nel giro di tre anni – e tre album all’attivo – i giovani Ephemerals hanno conquistato stampa e pubblico. Ad Ariano Folkfestival arrivano domenica 20 agosto, unica data italiana del tour europeo, pronti a farsi amare anche in Penisola. Fanno soul come non lo avete mai sentito, riuscendo a fondere elementi diversi in un sound originale che spazia tra elementi di jazz, rock, hip hop, psychedelia e R&B.
Il loro ultimo disco, “Egg Tooth“, è uscito ad aprile pubblicato su Jalapeno Records, mese in cui uno dei loro brani è stato eletto “canzone del giorno” da La Stampa. Hanno affascinato tutti: dall’inglese BBC alla francese Radio Nova passando per l’olandese Radio 6.
Nascono dalla comunione artistica tra lo scrittore e leader del gruppo Hillman Mondegreen, già all’attivo testi e produzione per Hannah Williams & The Tastemakers, e la voce del cantante Wolfgang Valbrun, haitiano di origini, newyorchese di nascita e parigino di adozione. Un’infanzia non facile dopo il divorzio dei genitori e il trasferimento a Parigi con la madre. Si aggiungono James Graham (Tastiere), Jimi Needles (Batteria), Adam Holgate (basso) Damien McLean-Brown (Tromba), Thierry LeMaitre (Sassofono). Da un mix di origini diverse (sono inglesi, americani e francesi), scelgono Londra come base e decollano. Gli Ephemerals hanno scelto di sviluppare una vera e propria narrazione attraverso i loro album. Nel primo, “Nothing is easy” si sono concentrati sulla vita, in “Chasin ghosts” hanno trattato la morte e con “Egg tooth” hanno esplorato la rinascita.
I testi del loro ultimo lavoro – come ci hanno abituato nei precedenti – non hanno paura di affrontare temi importanti: la reincarnazione e ciò che segue alla morte in The Beginning; l’amore; la filosofia; l’invito ad allontanarsi dall’ansia della vita frenetica in città governata da iPhone e caffè in And if we could, we’d say. Non hanno paura di parlare di politica, nelle loro canzoni come nelle interviste. In queste ultime, ad esempio, schierandosi contro la Brexit.
Astraea – il primo singolo estratto – è stato presentato in anteprima sulla BBC da Gilles Peterson e ha avuto il supporto di Vice dimostrando che il gruppo è riuscito a evolvere ancora una volta creando panorami sonori sempre nuovi ed interessanti.
Lontani dal mainstream e dall’omologazione, vicini a tutti i suoni del mondo. Ariano Folkfestival – tra i più interessanti appuntamenti europei dedicati alla world music – torna dal 17 al 20 agosto ad Ariano Irpino per la sua XXII edizione dopo il successo dello scorso anno che ha visto arrivare oltre 20.000 persone di ogni nazionalità. Tra folk e cumbia, rap e hip hop, incursioni di jazz ed elettronica, la parola d’ordine di questa edizione è sperimentazione. Con artisti che hanno fatto del mondo la propria casa e delle diversità musicali la loro ricchezza, Ariano Folkfestival è pronto a presentarvi un palco internazionale per un viaggio che vi farà scoprire i migliori segreti dell’Africa (la leggenda Orlando Julius sarà sul palco con la band inglese Heliocentrics); i tesori della Russia con gli Oligarkh e i più recenti e nuovi suoni dell’America Latina con l’acclamata regina argentina della nuova cumbia La Yegros. Da segnalare anche i Puerto Candelaria: la più innovativa, controversa e audace proposta musicale dalla Colombia degli ultimi decenni e l’esplosione di energia e felicitàdei La Pegatina, gruppo spagnolo di ska e rumba.