NINO SCAFFIDI – “A un pesce che esce”
Scritto da Redazione Radio Flyweb il 19 Gennaio 2024
Esce oggi
“A un pesce che esce” è l’esordio sulla lunga distanza di Nino Scaffidi, cantautore siciliano classe
1977 dal talento cristallino e lo spirito nomade.
Dopo varie esperienze in ambito musicale e di scrittura, da qualche anno si occupa principalmente
della forma canzone.
Damsiano, sceneggiatore e copywriter, colleziona conchiglie, sassolini cerchiati, gusci di lumache…
“A un pesce che esce”, il suo primo lavoro discografico, è composto da 9 canzoni e 5 frammenti
che hanno come tema i passaggi del tempo. Uno spazio di musica, parole e suggestioni che
vogliono cogliere quello che è il bambino dentro l’adulto. Il tutto attraverso suoni, fascinazioni,
immagini e figure che emergono dallo sfondo; chiaroscuri, abbandoni, fughe, mutamenti, distanze,
bottiglie e amori.
Cantautorato purissimo impreziosito da testi e arrangiamenti a dir poco sopraffini, senza
dimenticare l’emozionante voce di Nino, con le sue sfumature atipiche e leggermente aspre, come
quelle di buon vino ricercato che non tutti riescono a ‘percepire’.
A parlarcene è lo stesso cantautore:
Le canzoni che compongono “A un pesce che esce” sono state scritte nell’arco di oltre dieci anni e
leggermente limate prima di essere raggruppate in questo lavoro. A fare da trait d’union ci sono
alcuni “innesti” tratti da “Giochi di Fanciulli” di Giorgio Pressburger, una stupefacente opera
radiofonica astratta di inizio anni settanta che raccoglie nenie, filastrocche e appunto giochi
dell’infanzia. Ci accorgiamo che questi giochi non sono sempre innocenti, anzi al contrario a volte
sono perfidi, cattivissimi. Semmai quello che viene rappresentato è il ciclo della vita, con tutte le
sue fasi rituali e con la presenza sempre latente della morte. Nelle canzoni presenti nel disco c’è un
istinto simile: il racconto dall’oltretomba di “Da Dove Sto Chiamando” e di “Ambarabaciccicoccò”, il
gioco d’ombre di “Conchiglia” o le immagini da museo delle cere ne “Le Nozze” sono intrisi di
vita/morte e abitano un sistema dove questi due piani sono assolutamente paritetici.
Anticipato dai singoli “Conchiglia” e “Fondamenta Nani” (entrambi accompagnati da due
interessanti videoclip), il disco esce ufficialmente il 19 gennaio per L’Amor Mio Non Muore –
Dischi, sala d’incisione completamente analogica e ruspante etichetta discografica ubicata nel
cuore dell’Emilia Romagna, a Forlì.
Registrato da Roberto Villa (che ha curato anche la produzione artistica) e Franco Naddei, “A un
pesce che esce” è disponibile su compact disc oltre che in streaming e in digital download sulle
principali piattaforme di smistamento digitale.
Un grande album di cantautorato artigianale, come quelli che si facevano una volta, per scaldarci il
cuore aspettando la stagione più fredda dell’anno.
Occhio alle emozioni, e buon ascolto!