Materiale Resistente 2.0 per la Legge sulla Memoria della Regione Emilia-Romagna.
Scritto da Redazione Radio Flyweb il 12 Ottobre 2018
Venerdì 26 ottobre alle ore 20 e 45 al Teatro Comunale di Cesenatico in occasione della seconda tappa di “Materiale Resistente 2.0” evento speciale con: Patrizio Fariselli (AREA), Lo ZOO di Berlino, i Sambene e le letture di Lucia Vasini. Ingresso libero e aperto a tutti.
All’interno delle Giornate di Celebrazione della Liberazione di Cesenatico avvenuta il 20 ottobre 1945 l’Anpi e il Comune di Cesenatico ospitano gli artisti di Materiale Resistente 2.0, il progetto sostenuto dall’Assessore Regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, sul tema della Memoria del ‘900 e della Celebrazione dei Temi della Guerra di Liberazione attraverso le nuove musiche delle nuove generazioni.
Il 26 ottobre dunque sarà un evento speciale in cui si celebreranno diversi accadimenti.
E’ il giorno d’uscita di due album importanti: il nuovo album solista di Patrizio Fariselli con gli “AREA_open project” dal titolo “100 Ghosts” e la ristampa per il quarantennale di “AREA 1978, gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano!” entrambi presentati dal vivo con una formazione altrettanto speciale, Lo ZOO di Berlino (che ha prodotto l’audio dei suddetti album) accompagnerà dal vivo Patrizio Fariselli.
L’ensemble poi si dividerà per una perfomance al piano solo ed elettroniche del pianista degli AREA.
Gli AREA, come i giovani de Lo ZOO di Berlino, hanno sempre coniugato ricerca musicale con la militanza politica, i cui temi legati alla Resistenza si sono rinnovati, restituendo attualità e contemporaneità a dei valori storicizzati (basti pensare alla versione dell’Internazionale).
Ma le sorprese non finiscono: verrà presentata dal vivo a dicembre la pubblicazione di un disco frutto del live al Monte Battaglia e di altri luoghi della Resistenza.
PATRIZIO FARISELLI
E’ un pianista e compositore italiano.
Figlio del musicista Terzo Fariselli (trombonista e contrabbassista dal 1952 dell’orchestra di Henghel Gualdi, poi titolare dell’Orchestra Fariselli) fratello del saxofonista Stefano Fariselli e della danzatrice Loretta Fariselli, inizia a suonare il pianoforte nel complesso “The Telstars”, successivamente entra nell’orchestra del padre, con cui si esibisce dal vivo e partecipa alle incisioni di alcuni dischi.
Dopo aver frequentato il Conservatorio di Pesaro, dove studia pianoforte con il maestro Sergio Cafaro, nel 1972 entra nel gruppo Area – International POPular group sostituendo il pianista Leandro Gaetano qualche mese prima di incidere il primo album del gruppo Arbeit Macht Frei. Così negli anni settanta inizia a suonare con musicisti come Demetrio Stratos (ex Ribelli), Victor Edouard Busnello, Giulio Capiozzo, Patrick Djivas, Paolo Tofani e Ares Tavolazzi, che sostituirà Patrick Djivas passato nel gruppo PFM dopo l’album d’esordio degli Area. Nel 1977 incide un disco solista, Antropofagia, influenzato da John Cage, per piano preparato. Dopo quasi un decennio di fervida attività, all’inizio degli anni ottanta l’avventura degli Area si interrompe e riprende solo nel 1997, quando Fariselli registra con Giulio Capiozzo e Paolino Dalla Porta, l’album Chernobyl 7991′ che li porterà ad esibirsi dal vivo in un nutrito tour fino al 2000, anno in cui prematuramente muore lo storico batterista del gruppo Giulio Capiozzo, a causa di un arresto cardiaco.
L’attività degli Area ha una nuova battuta d’arresto che tuttavia riprende nel 2009 con un nuovo tour che li porterà alla realizzazione di un nuovo album Area LIVE2012 (un doppio cd di brani storici e di inediti) grazie all’ideazione e produzione del Consorzio ZdB, già produttore e collaboratore artistico di alcuni progetti solisti di Patrizio Fariselli come l’album Area, variazioni per pianoforte frutto di una notevole ricerca sonora e tecnologia audio, realizzato all’interno di un castello medievale per sfruttarne le particolari riverberazioni di sala.
LO ZOO DI BERLINO
Nel 2016 la scena del rock italiano, non solo quella alternativa, è stata segnata dalla rivelazione di LO ZOO DI BERLINO.
A dirlo è stata la stampa specializzata, le firme storiche delle riviste musicali e le pagine cultura dei quotidiani (Classic Rock, Buscadero, Rockerilla, Rumore, Blow Up, Mucchio Selvaggio, Prog Italia, Suono, Il resto del Carlino, l’Unità, Il Corriere Adriatico).
Il gruppo dopo varie esperienze come produttori e session man nel dietro le quinte di altri progetti (AREA, IG, VITTORIO NOCENZI del BANCO ecc.) e diversi EP, compilation e live bootleg, si consegna al pubblico con un album di inediti che vede la partecipazione di 3 grandi maestri: DARIO FO, come autore della cover art dell’album (l’ultima opera pubblicata dal Premio Nobel, unica band a fregiarsi di tale dono); ELIO al flauto traverso e PATRIZIO FARISELLI (AREA) al piano. Tutto questo nell’album “RIZOMA-ELEMENTS”, a cui ne sono succeduti altri 2: prima “DIAL POP” che ha visto la partecipazione di HOWIE B (produttore degli U2, BJORK) in un inedito remix e del ROVESCIO DELLA MEDAGLIA; poi “STEREOCOSMICA”, un album di canzoni inedite a tripla firma con la cantautrice IVANA GATTI e GIANNI MAROCCOLO (produttore e musicista per LITFIBA, CCCP, MARLENE KUNTZ, ecc.).
La loro musica, minimale, molto dinamica, articolata tra momenti melodici ed esplosioni, è prodotta con soli 3 strumenti: basso, batteria e piano elettrico preparato, senza voce né chitarra.
La sintassi della struttura dei loro brani strumentali mette al centro della scrittura una ricerca raffinata dei timbri e lo sviluppo di nuovi e diversi metodi espressivi.
SAMBENE
“Sentieri partigiani – Tra Marche e memoria”, un vero e proprio disco-documento che riporta alla luce, attraverso canzoni inedite, storie che rischiavano di essere dimenticate. Una sorta di “Antologia di Spoon River” della Resistenza marchigiana che ha origine dai racconti di Nunzia Cavarischia, staffetta partigiana ancora vivente.
Il progetto, che nasce in seno all’Accadamia cantautori di Recanati, è del gruppo folk Sambene. Prodotto artisticamente da Michele Gazich, ha già ricevuto importanti riconoscimenti: il Premio Nazionale “Renato Benedetto Fabrizi” dell’ANPI, assegnato ogni anno a coloro che, nell’ambito della propria attività, abbiano trattato i temi dell’antifascismo e della Resistenza, e la Menzione Speciale del Comune di Recanati.
Il loro disco è un documento per la salvaguardia della memoria del territorio, così come ha voluto sottolineare l’ampio servizio dell’Ansa.