GAETA JAZZ FESTIVAL 2024
Scritto da Redazione Radio Flyweb il 15 Luglio 2024
Si è chusa in grande stile la XVI edizione del Gaeta Jazz Festival.
Domenica 14 luglio si parte prestissimo, alle prime luci dell’alba, con il magnetico concerto per piano solo di Greg Burk, pronto a incantare il pubblico del festival sulla terrazza di fronte al mare della Batteria La Favorita, in linea diretta con il sole che sorge sul Golfo di Gaeta. Musicista americano ma da anni di casa in Italia, Burk vanta una carriera costellata di collaborazioni con alcuni dei più grandi nomi del jazz italiano e mondiale come Mulatu Astatke e Famoudou Don Moye, per citarne soltanto alcuni. Davanti all’immensa distesa d’acqua che bagna la cittadina laziale, in perfetta sintonia con lo scenario naturale, Burk si concentrerà sui brani del suo ultimo album And The Sea Am I, una raccolta di riflessioni musicali ispirate al mare che prosegue un ciclo di lavori influenzati dall’acqua e dai ricordi di un’infanzia trascorsa a esplorare i fiumi e i grandi laghi del suo stato nativo, il Michigan.
Dopo una giornata da trascorrere in spiaggia, al tramonto ci si ritrova nuovamente ai Giardini di Serapo per il live di Coca Puma, eclettica artista di formazione nu-jazz che, come una sorta di urban fairy, illumina ogni genere che attraversa, dal dream pop al post-rock, dall’ambient al nu-soul. Il suo album d’esordio Panorama Olivia è il contemporaneo intriso dell’eleganza del passato, un disco di pop visionario e ricercato, con il soul nelle corde e il nu jazz nell’anima. E una voce che trasuda magia.
Una vera esplosione di groove equatoriale segnerà invece il live di Parbleu, il progetto di Andres Balbucea e Andrea De Fazio con un enigmatico ensemble multiculturale, in cui la cumbia incontra la psichedelia, lo stile retrò di stampo francese abbraccia la disco, la dub e l’afrobeat.
Un’atmosfera rovente che infiammerà l’ultima notte di questa XVI edizione del Gaeta Jazz Festival, con il dj set firmato da uno dei nomi di punta del jazz britannico, la trombettista e compositrice Emma Jean Thackray, la vera anti-diva della nuova scena inglese.